E AL SECONDO ANNO…. TUTTI GIU’ PER TERRA!

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Si riparte con il secondo anno in varie sedi della Scuola, come ad esempio a Sulmona.

Col secondo anno si cambia registro e gli allievi passano dalla posizione quasi scolastica di seduti sulla sedia (anche se non dietro il banco!) a quella più innovativa e trasgressiva del tappetino… e “tutti giù per terra!” di infantile memoria.

img_4460Questa novità del secondo anno si presta ad essere diversamente interpretata a seconda dell’elasticità dei corpi e della duttilità delle schiene. C’è infatti chi mostra grande apprezzamento ed entusiasmo e chi si rammarica d’essere troppo arrugginito. In ogni caso fa bene allo spirito.

Raso al suolo e rilassato, lo spirito infatti può vagare tra i meandri della fantasia e lasciar affiorare i “non detti” dell’inconscio, quando meno ci se lo aspetta. Inoltre la tenuta comoda, in tuta e scarpette, rievoca situazioni da tempo libero, che sollecitano la psiche a piacevoli e distensive emozioni.

Una coscienza che riemerge dall’infanzia apprezza con soddisfazione questa modalità insolita di apprendimento, inseguita sin dagli anni delle elementari ed agognata fino al liceo! Pazienza se la condizione delle vertebre, talvolta appesantite da anni di magoni e di pensieri negativi deve fare i conti con una nuova scomodità!

Quando il disagio fisico persiste ed ostacola un autentico rilassamento, però, urgono soluzioni alternative e poiché il problema della posizione viene recepito spesso come un diktat inconfutabile, allora si alzano le mani degli allievi che chiedono clemenza e implorano posizioni più comode (che evidentemente vengono percepite come minacciosamente trasgressive!)

Il problema è il solito: la legge! Quando su di noi incombe un pensiero dogmatico, c’è sempre un problema di fraintendimento tra le opportunità e i doveri… e così a poco a poco gli allievi imparano a dare il giusto peso ai comandi, pur rimanendo dentro le regole, fino a far proprio il principio che c’è sempre uno spazio di autonomia anche nelle situazioni più obbliganti, soprattutto se abbiamo compreso in che maniera riappropriarci dello scopo finale delle cose.

Il segreto è trovare la strada per esercitare il proprio potere.

Patrizia Cotticelli

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