Obiettivi del corso:
Il corso intende offrire i quadri di riferimento psicologici, pedagogici e operativi di base nell’accoglienza in Comunità, presa in carico di minori, anziani e disabili in condizione di disagio familiare.
• Formare un gruppo di operatori, professionali e volontari, al funzionamento di strutture residenziali per minori, anziani, disabili di tipo Comunità familiare, Comunità Educativa, centri madre-bambino.
• Potenziare la capacità di interazione tra servizi Pubblici e strutture private nella progettazione e conduzione di progetti di accoglienza di utenti in strutture residenziali
• Implementare competenze e tecniche operative di accoglienza e presa in carico di utenti in strutture residenziali.
• Sviluppare capacità d’organizzazione e conduzione di processi educativi rivolti a utenti in difficoltà inseriti in strutture residenziali.
• Acquisire modalità funzionali nella relazione con le famiglie di origine degli utenti ospitati nelle strutture residenziali.
• Conoscere le possibilità/necessità di rapporti con i contesti sociali (scuola, parrocchia, attività di tempo libero).
Destinatari:
Educatori professionali interessati ad ampliare le proprie competenze teorico-pratiche nell’ambito delle strutture residenziali e comunitarie; responsabili, educatori, operatori sociali e/o volontari che già lavorano nei contesti sociali e che desiderano implementare il proprio knowhow con una focalizzazione sul lavoro nelle strutture residenziali per minori, anziani, disabili o persone con problematiche psicosociali, o che aspirano a lavorare in esse.
Studenti in scienze dell’educazione, della formazione, di psicologia che vogliano arricchire la loro formazione con aspetti pratici.
Imprenditori, responsabili e professionisti di cooperative sociali che propongono, o desiderano proporre, la struttura residenziale tra i loro servizi.
Campi applicativi:
Il percorso formativo ha una connotazione pratico-esperienziale e operativa e fornirà al corsista competenze spendibili in strutture di accoglienza rivolte a minori, anziani, disabili, contesti residenziali caratterizzati da condizioni di disagio psico-sociale.
La figura formata si distinguerà quanto a capacità organizzative, di lettura del disagio e analisi della domanda. Sarà in grado di costruire progetti educativi individualizzati e di relazionarsi costruttivamente con l’equipe di lavoro e con i servizi territoriali di riferimento.
Attraverso il lavoro esperienziale su di sé, sarà in grado di gestire le propri emozioni prevenendo il burn-out.
Durata e tempi del Corso:
Il corso ha una durata annuale ed è articolato in 24 moduli formativi che si svolgono il sabato (10 – 13 e 15 – 18 ).
Percorso di Formazione:
Il corso sulla base dei presupposti formativi del CISPeF, è articolato in moduli formativi da 3 ore l’uno. Essi sono costituiti da lezioni teoriche, esercitazioni, gruppi esperienziali ed esperienze sul campo.
Agli allievi inoltre, è richiesta la partecipazione al Convegno Annuale proposto dal CISPeF.
Lezioni Teoriche:
1DF3 Elementi di psicologia generale
Obiettivi della lezione: Illustrare il campo di interesse di questa disciplina approfondendo soprattutto, i concetti relativi alla teorizzazione del pensiero, del ragionamento, della memoria, del linguaggio, del condizionamento, dell’apprendimento, delle emozioni, dell’attenzione in ambito socio-educativo.
1CF11 Elementi di teoria e di tecnica della comunicazione: le competenze comunicative e la comunicazione interpersonale
Obiettivi della lezione: Studiare il fenomeno della comunicazione approfondendone la funzione e la descrizione delle competenze comunicative intese come la capacità di relazionarsi con gli altri.
Approfondimento degli stili comunicativi. La gerarchia delle microabilità con particolare attenzione alle competenze etiche e multiculturali a al prestare attenzione e ascolto. Approfondire il fenomeno della comunicazione attraverso l’analisi delle sue componenti: fonte, canale, ricevente, interferenze, feedback.
3CF4-La Consulenza Familiare nella Terza Età
Obiettivi della lezione: i temi della terza età: cos’è, quando inizia; atteggiamenti e aspettative; crisi da pensionamento; intimità; sessualità; spiritualità; malattia.
2DF6 Elementi di Psicologia dello sviluppo e dell’educazione
Obiettivi della lezione: introduzione al concetto di famiglia come sistema; focalizzazione sull’evoluzione dell’individuo, in particolare sui modi in cui, fi n dalla primissima infanzia, egli impara a sviluppare conoscenze e abilità di pensiero, ad acquisire forme e regole di comportamento sociale, ad esprimere emozioni, a rapportarsi con gli altri. Analisi del rapporto tra individui e ambienti di apprendimento, dei fattori che possono facilitare od ostacolare la motivazione ad imparare.
2CF7 Ascolto attivo
Obiettivi della lezione: analizzare le basi dell’ascolto; porre attenzione sui tre processi fondamentali dell’ascolto attivo: ascoltare, inquadrare e formulare una risposta contestualizzata; imparare a ricevere e decodificare i segnali della comunicazione da parte dell’utente.
LS1 Lezione specifica: La tipologia delle diverse strutture residenziali e rispettiva legislazione. Mappatura delle risorse territoriali ed integrazione casa famiglia e territorio
Obiettivi della lezione: La lezione intende fornire nozioni sulla legislazione italiana che regolamenta la presenza le strutture residenziali nelle loro diverse tipologie. Possibilità di apertura di strutture o di implementazione di servizi. Accesso a finanziamenti pubblici e privati. Integrazione con servizi e reti sociali esistenti sul territorio.
LS2 Lezione specifica: La gestione dell’equipe. La stesura di progetti individualizzati, procedure di aperture al territorio
Obiettivi della lezione: fornire strumenti metodologici e tecnici per costruire progetti individualizzati sulle varie tipologie di utenza delle strutture residenziali.
Il rapporto con gli altri servizi. La costruzione e gestione dell’equipe di lavoro.
Supervisione e burn-out.
Regolamento del Corso:
Assenze: è prevista l’assenza a 2 moduli formativi per un totale di 6 ore. In caso di più assenze sarà necessario partecipare alle proposte indicate dalla Segreteria.
Esame Finale: al termine del corso, i corsisti in regola con il pagamento e con le assenze, potranno ricevere il ‘diploma’ attestante la partecipazione al corso dopo aver sostenuto un esame finale.
Le prove prevedono la valutazione in trentesimi, fondata sulla media delle valutazioni delle diverse prove previste:
• Una tesina sull’esperienza del corso della lunghezza di minimo 7 cartelle, massimo 10 che verrà valutata da un docente o formatore del corso.
• Una relazione di approfondimento su uno dei testi indicati nella Bibliografi a di approfondimento.
• Esperienza pratica sul campo
• Esame orale con una commissione di tre membri scelti tra i docenti, formatori e organizzatori del corso.
Bibliografia di approfondimento:
BRANDANI, La progettazione educativa, Carocci 2006.
CRISAFULLI, MOLTENI, PAOLETTI, SCARPA, SAMBUGARO, GIULIDORO, Il Core Competence dell’educatore professionale. Linee di indirizzo per la formazione, Edizioni Unicopli, 2010.
DE BARBERIS, L’emozione dell’ascolto. Educatori, comunità e minori nelle situazioni di abuso sessuale, Unicopli 2001.
FARNETI A., Psicologia in gioco, Heuresis, Bologna, 2001.
FRANCHINI R., La fi gura dell’animatore nelle strutture per anziani, Angeli, Milano, 1999.
MANUZZI P., Pedagogia del gioco e dell’animazione, Guerini, Milano, 2002.
MARASCO, Interventi educativi con l’handicap, Unicopli 1999.
MASSA R., Le tecniche e i corpi, Unicopli, Milano, 2003.
SALOMONE, Il setting pedagogico. Vincoli e possibilità per l’interazione educativa, Carocci 1998.
ERMANO D’ONOFRIO, Manuale dell’Educatore Professionale nelle strutture residenziali per minori della Regione Lazio, Aracne, 2008.
ERMANO D’ONOFRIO – LATROFA ANGELA, La Casa di Daniela Progetto Globale, Aracne 2010.
ERMANO D’ONOFRIO – TRANI ALESSIA, Minori in comunità, Aracne 2011.
ERMANO D’ONOFRIO, Adolescenza una terra di mezzo, Aracne, 2013.
ERMANO D’ONOFRIO, DAVIDE CORSARO, MARIANNA MASTROPIETRO, FEDERICO TURIZIANI COLONNA, Metti mi piace, Aracne, 2013.