Profilo Professionale:
La formazione in ambito di psicologia giuridica si riferisce a quanto definito dalla Legge di ordinamento della professione di psicologo (L. 56/89), dal codice deontologico degli psicologi italiani e dalla delibera CNOP del 20/09/2003. Le figure professionali dei consulenti tecnici (CTU o CTO) sono previste dal Codice di Procedura Civile. Il Master fornisce la formazione teorica, tecnica e le conoscenze relative alla prassi e agli strumenti clinici necessari per svolgere attività di Consulenza Psicologica in ambito Giuridico. Obiettivo cardine è quello di fornire adeguate competenze professionali, metodologiche e pratiche, a coloro che intendono lavorare nel settore della psicologia giuridica in ambito penale, civile e minorile. L’esperto in psicologia giuridica deve conoscere le normative vigenti che ne dirigono e delimitano il campo di operatività, deve essere padrone di un metodo di conduzione dei colloqui clinici e delle indagini psicodiagnostiche, fondato su una corretta deontologia, deve saper redigere una relazione peritale e tracciare un profilo della personalità con metodo scientifico, in maniera adeguata ai diversi contesti in cui opera e con linguaggio comprensibile ai destinatari.
Ambiti di Lavoro:
Il nostro Master fornisce la qualifica nell’attività libero professionale in ambito clinico-peritale come Consulente Tecnico di Ufficio (CTU) del Pubblico Ministero o Perito del Giudice in ambito Civile e Penale, e come Consulente Tecnico di Parte (CTP) degli Avvocati; come Consulente in materia di separazione, divorzio e affidamento di minori e come Perito nella valutazione dei danni di natura psichica e bel processo di riattribuzione del sesso. Inoltre l’esperto in psicologia giuridica ha un ampio spazio di lavoro nei contesti carcerari e in quelli della giustizia in genere.
Obiettivi:
La Psicologia Giuridica è una disciplina che nasce dall’interazione tra la Psicologia ed il Diritto e si riferisce ad un’estesa varietà di compiti che la professionalità psicologica è chiamata a compiere con la qualità attesa dai Magistrati, dagli Avvocati e da altre figure coinvolte nella tutela del diritto dell’adulto e del minore. Il CISPeF si offre di fornire ed allargare le competenze teoriche, metodologiche ed operative adeguate all’inserimento di professionisti in tale area, affinché essi siano in grado di prestare il proprio contributo tecnico-scientifico nei contesti specifici.
Destinatari:
Il Master è riservato a psicologi, psicoterapeuti, laureati e laureandi in Psicologia, specializzandi in psicoterapia, psichiatri, neuropsichiatri infantili. Potranno essere valutate le richieste d’ammissione di laureati in altre discipline (giuridiche – sociali – pedagogiche) alla frequenza di alcuni moduli del Master.
Programma Didattico:
Il Master annuale in Psicologia Giuridica comprende 150 ore formative. Di queste, una parte viene impiegata per il colloquio d’ingresso, il tirocinio, la tesina di fine anno e l’esame finale per un totale di 50 ore.
La restante parte (per un totale di 100 ore) è costituita da attività formative che si svolgono in aula:
- 3 moduli da 3 ore di tutoraggio di tirocinio per un totale di 9 ore;
- 5 moduli da 2 ore di esercitazioni pratiche per un totale di 10 ore;
- 27 moduli da 3 ore di lezioni in aula per un totale di 81 ore.
I 35 moduli formativi in aula sono suddivisi in 10 week end, un incontro al mese.
Il calendario delle attività in aula, oltre le 5 esercitazioni pratiche previste e le 3 supervisioni di tirocinio, prevede le seguenti 27 lezioni in aula di seguito riportate:
Area Generale e Metodologica
- Fondamenti della Psicologia Giuridica e confini, analogie e differenze tra consulenza tecnica, mediazione familiare e psicoterapia;
- Ruoli e Funzioni del CTU, del CTP e del Perito nella normativa vigente;
- I diversi tribunali e le loro funzioni;
- Il modello di consulenza tecnica relazionale: orientamenti teorici;
- Il modello di consulenza tecnica relazionale: strategie operative;
- Metodologia di costruzione e stesura della relazione peritale;
- Linee guida deontologiche per lo Psicologo Forense ed il Processo Civile Telematico;
- Il supporto trasformativo nella Consulenza Tecnica d’Ufficio e interventi clinici successivi.
Area Psicodiagnostica – forense
- Psicodiagnostica clinica e forense: introduzione generale e principali batterie di test utilizzati nella pratica forense;
- Il WARTEGG I parte;
- Il WARTEGG II parte;
- Il MILLON I parte;
- Il MILLON II parte;
- I test grafici I parte;
- I test grafici II parte;
- Il lavoro Psicodiagnostico con i minori;
- Gli strumenti di valutazione della competenza genitoriale.
Area Civile
- La consulenza tecnica e perizia il caso di separazione/ divorzio e in ambito di affidamento e adozione di minori;
- La consulenza tecnica e la valutazione del danno psicologico alla persona;
- La disforia di genere e la consulenza tecnica nella ri-attribuzione dell’identità di genere;
- La consulenza tecnica in situazioni d’intervento psichiatrico;
- La tutela del minore nella società e nella famiglia: cornici normative e l’ascolto del minore;
- Criteri psicologici per l’individuazione della Sindrome di Alienazione Genitoriale (PAS).
Area Penale
- La perizia psicologica in ambito penale minorile e l’audizione protetta;
- L’abuso sessuale infantile: le norme, l’ascolto del minore vittima d’abuso; il puto di vista giuridico e psicologico a confronto; la valutazione peritale nei casi di ipotesi di abuso sessuale di minore; la Carta di Noto e le Linee Guida per le perizie in caso di abuso sui minori deliberati dall’Ordine degli Psicologi del Lazio; la Consulenza Tecnica nei casi di abuso intra-familiare;
- Il ruolo dello Psicologo in carcere: il “Servizio Nuovi Giunti”; il sostegno ai detenuti;
- Il minore autore di reato.
Regolamento:
Assenze: è prevista l’assenza a 2 moduli formativi per un totale di 6 ore. In caso di più assenze sarà necessario partecipare alle proposte indicate dalla Segreteria.
Esame Finale: al termine del corso, i corsisti in regola con il pagamento e con le assenze, potranno ricevere il Diploma attestante la partecipazione al corso dopo aver sostenuto un esame finale. Le prove prevedono la valutazione in trentesimi, fondata sulla media delle valutazioni delle diverse prove previste:
- Una tesina sull’esperienza del corso della lunghezza di minimo 7 cartelle, massimo 10 che verrà valutata da un membro dell’equipe formativa del corso.
- Una relazione di approfondimento su uno dei testi indicati nella Bibliografi a di approfondimento.
- Valutazione delle Esperienze pratiche sul Campo, effettuata dal Formatore di riferimento.
- Esame orale con una commissione di tre membri scelti tra i docenti, formatori e organizzatori del corso.
- Valutazione del percorso personale effettuato dal Conduttore di riferimento.
Bibliografia di approfondimento:
Brandani, La progettazione educativa, Carocci 2006.
Crisafulli, Molteni, Paoletti, Scarpa, Sambucaro, Giulidoro, Il Core Competence dell’educatore professionale. Linee di indirizzo per la formazione, Edizioni Unicopli, 2010.
D’Onofrio E., Manuale dell’Educatore Professionale nelle strutture residenziali per minori della Regione Lazio, Aracne, 2008.
D’Onofrio E., Latrofa A., La Casa di Daniela Progetto Globale, Aracne 2010.
D’Onofrio E., Trani A., Minori in comunità, Aracne 2011.
D’Onofrio E., Adolescenza una terra di mezzo, Aracne, 2013.
D’Onofrio E., Corsaro D., Matropietro M., Turriziani Colonna F., Metti mi piace, Aracne, 2013.
De Barberis, L’emozione dell’ascolto. Educatori, comunità e minori nelle situazioni di abuso sessuale, Unicopli 2001.
Farneti A., Psicologia in gioco, Heuresis, Bologna, 2001.
Franchini R., La fi gura dell’animatore nelle strutture per anziani, Angeli, Milano, 1999.
Manuzzi P., Pedagogia del gioco e dell’animazione, Guerini, Milano, 2002.
Marasco, Interventi educativi con l’handicap, Unicopli 1999.
Massa R., Le tecniche e i corpi, Unicopli, Milano, 2003.
Salomone, Il setting pedagogico. Vincoli e possibilità per l’interazione educativa, Carocci 1998.