LO STAFF
Direttore
don Ermanno D’Onofrio, Consulente della persona, della coppia e della famiglia, Psicologo, Psicoterapeuta, Analista Transazionale, Esperto in Psicologia Giuridica, Psicodiagnostica e Psicoterapia Breve Strategica
Vice-Direttore
Alessia Vona, Consulente della persona, della coppia e della famiglia, Psicologa dell’età evolutiva, Esperta dei disturbi dell’apprendimento
Equipe Formativa
Emiliano Bux, Consulente della persona, della coppia e della famiglia, Psicologo, Psicoterapeuta
Luigi De Fusco, Consulente della persona, della coppia e della famiglia, Counselor
don Ermanno D’Onofrio, Consulente della persona, della coppia e della famiglia, Psicologo, Psicoterapeuta, Analista Transazionale, Esperto in Psicologia Giuridica, Psicodiagnostica e Psicoterapia Breve Strategica
Francesca Stefania Frangipane, Consulente della persona, della coppia e della famiglia, Mediatore Familiare, Dottore in Giurisprudenza
Patrizia Palmieri, Consulente della persona, della coppia e della famiglia, dott.ssa in Psicologia
Maria Grazia Pelliccia, Consulente della persona, della coppia e della famiglia
Alessandra Testani, Consulente della persona, della coppia e della famiglia, Tecnico dei Servizi Sociali, Direttore Consultorio Familiare Anatolè
Alessia Vona, Consulente della persona, della coppia e della famiglia, Psicologa
Formatori:
Maria Grazia Baldanzi, Emiliano Bux, Sonia Capoferri, Patrizia Cotticelli, Ermanno D’Onofrio, De Fusco Luigi, Francesca Stefania Frangipane, Federica Gnoli, Patrizia Palmieri, Alessandra Testani, Paola Tolone, Alessia Vona
Conduttori:
Emiliano Bux, Ermanno D’Onofrio, Francesca Stefania Frangipane, Rita Grandi, Alessandra Testani, Alessia Vona
Conduttori esterni:
Padre Domenico Correra, Maria Novella Grimaldi, Gaetano Sciorio, Filippo Petruccelli
I PRESUPPOSTI STORICI E TEORICI
LA CONSULENZA FAMILIARE
Tra gli anni 20 e 40, anni tra le due guerre mondiali, in Europa e negli Stati Uniti nasce l’esigenza di rispondere ai crescenti bisogni di assistenza e sostegno alla struttura familiare che , in questo periodo, è pesantemente provata. Inizia così a svilupparsi in Canada, ad Ottawa, il marriage counselling che presto arriva anche in alcuni paesi europei, quali la Finlandia e l’Inghilterra.
L’esperienza italiana, sulla scia di quella Europea ed Americana, inizia a Milano nel 1948 con la nascita del primo Consultorio Familiare Prematrimoniale e Matrimoniale ad opera di don Paolo Liggeri. Nel tempo l’esperienza si estende a tutte le problematiche riguardanti la famiglia, intesa anche come singoli individui. Si cerca, quindi di creare una figura professionale capace di rispondere a tali bisogni. Anche a Malta, a partire dagli anno ‘50, sorgono consultori familiari ad opera di Mons. Charles Vella, il quale inizia a proporre, intorno agli anni ‘70, corsi di formazione per Consulenti Matrimoniali e Familiari.
A tal proposito un contributo fondamentale fu dato da Giovanna Bartholini in seguito ad uno stage formativo a cui partecipò negli anni ‘72/’73 a Parigi. Tutto ciò portò da un lato alla Costituzione dell’AICCeF (Associazione Italiana Consulenti Coniugali e familiari), nel 1977, e dall’altro, alla nascita delle diverse Scuole italiane per la formazione dei futuri Consulenti Familiari.
La Consulenza Familiare, per l’OMS (Organizzazione mondiale della Sanità), “è un processo estremamente focalizzato e limitato nel tempo” rivolto a sostenere la persona che si trova in una momentanea difficoltà o disagio personale, attraversa un periodo di confusione interiore e sente il bisogno di chiedere aiuto. La Consulenza Familiare è quindi una relazione di aiuto finalizzata ad aiutare la persona in difficoltà.
In riferimento alla Consulenza Familiare, il professionista competente è il Consulente della persona, della coppia e della famiglia, esperto nella relazione di aiuto finalizzata non tanto a trovare soluzioni, ma a far sì che la Persona mobiliti le proprie risorse interne per promuovere il proprio benessere ed arrivi a trovare soluzioni nuove. Per questo motivo, la fiducia è ritenuta come fondamento indispensabile della relazione; il Consulente della persona, della coppia e della famiglia ha fiducia nelle risorse umane che ognuno possiede in quanto persona e, allo stesso tempo, deve fare in modo che si instauri con la Persona quella fiducia necessaria grazie alla quale è possibile lavorare insieme per il cambiamento. Le condizioni necessarie per creare il clima di fiducia sono: l’accoglienza incondizionata, l’empatia, l’ascolto attivo, la congruenza, l’autenticità, la trasparenza e la genuinità. Oggi, il Consulente della persona, della coppia e della famiglia è una professione regolamentata dalla Legge n° 4 del 14 gennaio 2013 ed è tutelata da due Associazioni di categoria: l’Associazione Italiana Consulenti Coniugali e Familiari e l’Associazione Nazionale Consulenti della persona, della coppia e della famiglia il Bilanciere.
I RIFERIMENTI TEORICI DELLA SCUOLA:
Il modello formativo proposto dal CISPeF può essere definito un modello integrato con focalizzazione sull’Analisi Transazionale e su diversi orientamenti teorici tra cui:
– l’Approccio centrato sul Cliente di Rogers
– la Prospettiva Sistemico Relazionale.
L’ANALISI TRANSAZIONALE
L’Analisi Transazionale si basa sulla teoria degli Stati dell’IO e sui presupposti berniani. In particolare, è fondamentale il principio secondo il quale io sono OK tu sei OK; secondo questo principio tutte le persone sono OK, degne di essere amate e con una possibilità di autorealizzazione. Attraverso questo pensiero la Scuola in Consulenza Familiare, si propone come obiettivo primario di insegnare che ognuno ha in sé le risorse necessarie per promuovere il proprio benessere e il proprio empowerment ed ha la responsabilità del proprio cambiamento in quanto è solo suo il potere sulla propria vita.
Una dimensione importante dell’Analisi Transazionale che viene utilizzata è il metodo contrattuale. Esso viene proposto come strumento fondamentale nella pratica della Consulenza Familiare e nella formazione dei futuri professionisti che scelgono un obiettivo da raggiungere per ogni anno di corso.
TEORIA DELL’APPROCCIO CENTRATO SUL CLIENTE
È un modello sviluppato dallo psicologo statunitense Carl Rogers (1902-1987) a partire dagli anni `40 che ha dato avvio alla psicologia umanistica.
Concetto cardine dell’approccio centrato sul cliente è quello della tendenza all’attualizzazione, cioè la tendenza innata dell’organismo a sviluppare tutte le proprie risorse in modo da superare i momenti di difficoltà. Per fare questo Rogers ha individuato tre qualità necessarie nella relazione di aiuto e cioè: l’empatia, l’accettazione incondizionata e la congruenza o autenticità. La Scuola intende facilitare gli allievi a costruire una relazione significativa con l’altro e in particolare, all’interno di una consulenza familiare, aiutare il futuro professionista a stabilire relazioni autentiche e di reale contatto con l’altro in cui il cliente si sente ascoltato e accolto in una relazione genuina e non giudicante.
LA PROSPETTIVA SISTEMICO-RELAZIONALE
La prospettiva sistemico-relazionale, nata come approccio originale ed innovativo negli anni ‘50 in USA, prevede invece un’ecologia dei rapporti tra i membri della famiglia per cui considera la famiglia come un sistema di relazioni primario nel processo di individuazione, crescita e cambiamento individuale in continua relazione intersistemica con altri sistemi sociali. Lo studio della famiglia diventa indispensabile poiché per comprendere l’individuo ed il suo sviluppo non si può prescindere dalla sua storia, da quella della sua famiglia e dal contesto sociale in cui è vissuto e vive.
IL PERCORSO FORMATIVO TRIENNALE:
Il CISPeF, all’interno della sua offerta formativa, riconosce l’importanza e l’identità professionale della figura del Consulente della persona, della coppia e della famiglia quale “esperto delle relazioni” ed “operatore socio-educativo” capace di aiutare la Persona ad utilizzare le risorse personali per trovare soluzioni adeguate ai diversi problemi. Per questo cura con attenzione e professionalità la formazione dei Consulenti Familiari attraverso la proposta di un percorso formativo triennale. Esso offre al futuro professionista l’opportunità di crescere nella conoscenza di sé; insegna le tecniche specifiche della professione e le nozioni di base afferenti a diverse discipline con le quali il Professionista deve saper interagire in un armonico lavoro di equipe: la psicologia, la pedagogia, la sociologia, l’etica, il diritto, la medicina, la sessuologia, la psicopatologia.
Destinatari: Il corso di formazione triennale è rivolto principalmente a coloro che operano nell’ambito sociale sanitario-educativo e nel settore delle professioni che richiedono competenze tecniche di comunicazione per interventi di sostegno come: assistenti sociali, educatori, insegnanti, pedagogisti, formatori, infermieri, sacerdoti, animatori, leader, volontari, selezionatori e formatori del personale, direttori e assistenti di comunità, ma anche laureati o laureandi in scienze umanistiche, psicologia, pedagogia, sociologia o servizi sociali. Inoltre, è rivolto anche a chi, avendo un diploma quinquennale di Scuola Superiore, vuole approfondire la propria crescita personale.
Obiettivi: Un training specifico, previsto all’interno del percorso formativo triennale, permette di formarsi alla conoscenza delle varie tecniche della Consulenza Familiare che mirano a migliorare le capacità di ascolto e di risposta assertiva e a raggiungere in un tempo relativamente breve, tre anni, una competenza concreta e operativa nel campo. Attraverso un percorso di tipo esperienziale, il futuro professionista viene accompagnato ad una più completa conoscenza di sé, delle sue modalità di relazione e, infine, ad una consapevolezza delle proprie capacità come professionista. Inoltre, il futuro Consulente della persona, della coppia e della famiglia apprende riferimenti teorici fondamentali per l’esercizio della professione.