La consapevolezza di me

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Ho iniziato il corso per CCeF al CISPeF in modo assolutamente casuale.

In un assolato pomeriggio di ottobre ho incontrato da McDonald’s la mia amica di vecchia data Arabella. Ci siamo incontrate con la nostra banda di figli (6 in tutto) e mi ha detto che aveva appena partecipato alla presentazione del suddetto corso, nato grazie all’idea del fratello, don Ermanno. La mia amica all’epoca viveva in Svezia e, mi sono detta, se c’era venuta lei da così lontano, era certamente qualcosa di interessante. Poi don Ermanno, che per me è sempre stato Ermanno, amico di adolescenza, mi ha detto “vieni, vedi di che si tratta, nella vita non puoi mai sapere”.

Queste parole sono risuonate nella mia testa per giorni, finché ho preso il telefono e ho chiamato.

foto-cispef-2Non avevo assolutamente idea di quale fosse la figura del consulente, né tantomeno di quale fosse il percorso di studi, il tipo di impegno e a cosa mi potesse portare tutto ciò, ma ho deciso di riprendere quegli studi interrotti anni prima.

Sentivo di poter iniziare a dare spazio a me stessa e ai miei interessi. Infatti, inizialmente, la frequentazione del corso questo è stata per me, uno spazio mio.

Pian piano però è cresciuto in me un vivo interesse per gli argomenti trattati, un piacere nelle attività pratiche, un divertimento, un sentirmi parte di un tutto ma individuo allo stesso tempo e, non da ultimo, la prospettiva di uno sbocco professionale.

Mi accingo ad iniziare il terzo anno, che spero sarà impegnativo sì ma meraviglioso come gli altri. Nel corso di questi anni la mia vita è cambiata, io sono cambiata, raggiungendo (non ancora definitivamente eh!) la consapevolezza di me tanto rincorsa e bramata. Mi auguro di poter, prima o poi, affiancare e sostenere qualcuno nel proprio percorso di cambiamento. Perché cambiare significa aver accettato se stessi per ciò che si è.

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